Un amore senza condizioni

Diversi anni fa, ero un ragazzo di 18 anni sempre in cerca di offerte telefoniche per chiamare e mandare sms al minor prezzo. Tra le tante avevo aderito ad un’offerta che dava la possibilità di inviare sms gratis! Ero talmente entusiasta di quella offerta che ne parlai subito a tutti i miei amici. Avevamo trovato qualcosa che ci avrebbe permesso di risparmiare un sacco di soldini dato che eravamo sempre al verde. Quella gioia però durò poco più di una settimana, dopo l’invio di alcuni messaggi ci rendemmo conto di essere rimasti tutti senza credito. Ahimè avevamo preso una bella fregatura, le condizioni dell’offerta dicevano che avremo aderito in automatico anche ad un abbonamento ma noi chiaramente non lo avevamo letto.

Nessuno ti regala niente, tranne Dio

Quella volta imparai la lezione: le vere offerte non esistono e nessuno ti regala niente a questo mondo senza volere qualcosa in cambio. Anche la mia relazione con Dio è stata per molto tempo basata sul principio del “do ut des” (io do affinchè tu dia) fino a quando non mi sono scontrato con l’offerta dell’amore di Dio, l’unica offerta degna di essere chiamata tale perchè il suo amore è senza condizioni. Lui ci ama dalla mattina appena svegli fino alla sera quando andiamo a dormire, ci ama quando ci comportiamo bene e anche quando ci comportiamo male. Ci ama se siamo usciti da una dipendenza ma continua ad amarci se stiamo ancora combattendo con una dipendenza. Certamente Dio non gioisce dei nostri peccati ma continua ad amarci, sai perchè? Per un semplice motivo, che a differenza dell’amore umano che è fragile e debole, il Suo è un amore che non addebita il male perchè è paziente, beneveolo, non invidioso ed eterno.(1 Cor. 13).

Cosa succede quando non siamo coscienti di questo amore?

E’ necessario essere coscienti del suo amore altrimenti potremmo cadere nella trappola del: “devo fare qualcosa per essere amato da Lui” come era successo ai credenti di Efeso che in una lettera scritta da Gesù per mezzo di Giovanni, vengono esortati a tornare all’amore di Dio anzichè continuare a fare le opere per Lui. (Apocalisse 2:2-5)

Che tipo di chiesa era quella di Efeso? Gesù la descrive cosi:

Conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza, non puoi sopportare i malvagi hai messo alla prova  quelli che si chiamano apostoli, so che hai costanza, hai sopportato molte cose per amore del mio nome e non ti sei stancato”(Ap.2:2-3 )

In quella chiesa c’era gente che in quanto ad abnegazione non aveva rivali. Abbiamo letto che si affaticavano, possiamo immaginare che erano super indaffarati nella zona in cui vivevano, aiutavano i bisognosi, gli indifesi, sicuramente parlavano anche di Gesù agli altri. Non erano certo di quelli che si tiravano indietro al minimo problema, anzi erano costanti, talmente tanto che erano disposti a soffrire pur di portare a termine il loro dovere. Se all’esterno erano cosi zelanti non erano da meno all’interno dei loro incontri, perché abbiamo letto che avevano il fiuto per i falsi apostoli.

Ma perché facevano tutto questo? Udite, udite:“…per amor del mio nome”. Quale motivazione migliore di questa? Gesù era colui che li stimolava a fare tutte quelle cose! Oggi, una chiesa del genere sarebbe di esempio per molte altre. Peccato però che Gesù, il capo della chiesa, non era per niente contento infatti subito dopo questo elenco di opere al v.4 li riprende dicendogli di aver abbandonato il loro primo amore: “Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore.”  (Apocalisse 2:4)

Abbandonare il nostro primo amore

Lo stesso scrittore di Apocalisse nella sua prima lettera descrive il perfetto amore di Dio per noi dicendo che:

1)l’amore viene da Dio (1Gv 4:7)

2)in questo è l’amore non che noi abbiamo amato Dio ma che egli ha amato noi. (1Gv 4:10)

3)noi amiamo perché Lui ci amato per primo (1Gv 4:19)

Sulla base di questi versetti dire che gli Efesini avevano lasciato il loro primo amore non significa che dovevano tornare ad amare Gesù come nei primi giorni di conversione ma tornare a riconoscere e godere dell’amore di Dio, in altre parole si erano dimenticati di essere figli amati e come il figliol prodigo, si erano  allontanati dall’amore del loro Padre. Quindi non possiamo tornare ad amare Dio se prima non torniamo a comprendere l’amore che Dio ha per noi. Il nostro primo amore non è il nostro amore per Dio; ma è l’amore di Dio per noi.

Tornare a fare le opere di prima

Forse oggi ti trovi intrappolato nella menzogna “Dio ti ama in base a quello che fai” perchè magari i tuoi conduttori di chiesa continuano a dirti di impegnarti di più a leggere la Bibbia, a pregare, a frequentare le riunioni, a servire di più nella chiesa ecc… ma prova prima ad ascoltare quello che Gesù ha dirti:

“Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti e compi le opere di  prima”. (Apocalisse 2: 5)

L’apostolo Paolo una volta scrisse a questi credenti di Efeso; “con Lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù” (Efesini 2:6) invece ora gli Efesini erano come caduti dal luogo del riposo celeste ad un luogo di opere morte. Si erano anche dimenticati che non erano loro a dover produrre opere ma che Dio le aveva già precedentemente preparate per loro affinchè le potessero praticare, (Efesini 2:10) infatti il modo migliore per produrre le opere di Dio è quello di riposarsi in Cristo.

Quando sei diventato cristiano quali erano le opere che facevi? Credevi in Gesù, lo contemplavi, eri ammaliato dal suo amore per te, ed è esattamente questo che Gesù continua a volere da noi. Quando smettiamo di credere in Gesù ovvero nell’amore di Dio, smettiamo di riposare e cominciamo a lavorare per Lui. Forse potrai diventare famoso per le tue opere come gli Efesini ma Gesù non ne sarà felice, perché siamo stati salvati per ricevere l’amore di Suo Padre. L’amore di Dio è ossigeno per i Cristiani! Perdi di vista l’amore del Padre per te e perderai la tua strada, diventerai irrequieto, insicuro e vuoto.

Dio ti ama

Se stai pensando che Dio non possa amarti a causa di tutte le cose cattive che hai fatto e che fai, Gesù sempre al v.5 di Apocalisse 2 dice che dovresti ravvederti (metanoia) ovvero cambiare il tuo pensiero. Cambia il tuo pensiero riguardo l’amore di Dio per te.

Prova a considerare per un attimo tutte quelle persone poco amabili di cui parla la Bibbia. Dio ha amato un adultero e assassino di nome Davide. Ha amato un fariseo di  nome Saulo. Amò un traditore di nome Pietro. Quando ha camminato sulla terra in forma umana era amico dei peccatori, amava i lebbrosi e i gentili, i ladri, le prostitute, gli esattori delle tasse e gli odiosi samaritani. Tutto questo perchè il Suo amore per noi non ha nulla a che fare con la nostra bellezza o il nostro comportamento, non c’è niente che possiamo fare oggi per far sì che Dio ci ami di più e non c’è niente che non possiamo fare per farci amare di meno. Lui ci ama semplicemente perché amare è la sua natura.

Lascia che questa buona notizia bruci nel tuo cuore.

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.


*