L’anno scorso ho regalato a mia moglie un robot da cucina che in molti decantano come essere il migliore in assoluto, capace di preparare qualsiasi pietanza. Era da diverso tempo che volevo regalarglielo ma ho sempre temporeggiato perché non credevo alle sue potenzialità, pensavo fosse solo un’oggetto costoso che avrebbe occupato dello spazio in cucina. Ma visto che lo voleva, l’ho comprato!
Nei giorni seguenti l’acquisto abbiamo iniziato a testarlo, cucinando tutto quello che ci veniva in mente: Pizza, dolci, risotti, succo di frutta, creme… non credevo ai miei occhi ma soprattutto al mio palato.
Quel Robot da cucina era veramente tra i migliori in commercio. Ma è stato solo dopo averlo provato che ho capito il valore di quell’oggetto.
Morale della storia? Finché non provi una cosa non scoprirai mai le sue potenzialità.
La stessa cosa vale per la nostra fede! Proprio come alcuni oggetti dimostrano la loro qualità quando vengono utilizzati, cosi la fede donataci da Dio rivela le sue qualità soprannaturali quando attraversiamo le prove.
La tua fede è un dono prezioso che Dio ti ha fatto! Il problema è che non sapremo mai quanto sia buona la nostra fede finché non viene messa alla prova. È solo quando attraversiamo prove infuocate che la vera qualità dei buoni doni di Dio viene rivelata.
Sei fortunato quando sei provato
Beato l’uomo che sopporta la prova… (Giacomo 1:12)
Hai mai pensato al fatto di essere fortunato quando affronti una prova? Perché il termine beato (makarios) sta ad indicare una persona fortunata o invidiata. Ovviamente non siamo fortunati perché Dio manda le prove nella nostra vita. Se capita qualcosa di malvagio puoi star certo che non è da Dio. Perché il Signore non è l’autore delle prove che passiamo, Lui non ti guiderà mai sulla via della distruzione.
Se ti ha dato un figlio, non se lo riperderà attraverso un incidente o una malattia. Se ti ha donato un lavoro non se lo riprenderà facendoti licenziare a causa di una pandemia. Se ti ha donato la salvezza, non se la riprenderà al primo tuo peccato e nemmeno al secondo, terzo e via dicendo.
Sai perché? Perché i doni da parte di Dio sono irrevocabili. (Romani 11:29)
Il motivo per cui passiamo le prove è per via di un mondo decaduto ancora sotto il dominio del diavolo:
Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo. (Giovanni 16:33)
Questa dichiarazione ci mostra due realtà:
Realtà mondana: “avremo problemi ” – questa è una brutta notizia
Realtà celeste: “Gesù ha vinto ” – questa è una buona notizia
E siccome crediamo in Lui abbiamo vinto anche noi con Lui, perché «come egli è, così siamo anche noi in questo mondo» (1 Giovanni 4,17). Non puoi essere uno con il Signore e non essere un vincitore.
La vita spesso è difficile, ma per quelli che hanno creduto in Cristo la vita può riservare stupende sorprese. Perché quando sei stato messo in Cristo, sei stato messo in colui che ha già sopportato ogni cosa. Quindi possiamo ritenerci fortunati perché nella prova vediamo il favore di Dio.
La vittoria non dipende da te
Però potresti dire: “Quando sono provato non mi sento affatto un vincitore ma un perdente”.
Ed è proprio qui che vorrei riporre la tua attenzione, perché il versetto di Giacomo continua dicendoci che non dipende da quanto bene o male affrontiamo la prova ma unicamente da Gesù.
Ti riporto lo stesso versetto preso da due versioni della Bibbia diverse:
Beato l’uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano (Giacomo 1:12 – Nuova riveduta)
Beato l’uomo che sopporta la prova, perché dopo essere stato provato riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a coloro che lo amano. (Giacomo 1:12-King James Version)
Noti la differenza?
Nel primo caso sei tu che devi sopportare la prova e se soccombi, verrai rifiutato e non riceverai la corona della vita. Ma nel secondo caso il senso è totalmente diverso, dicendoci che è quando siamo provati che riceviamo la corona della vita.
Quale versione accettare? Ovviamente la seconda perché è molto più vicino al testo originale e conforme ad altre verità che troviamo nella Bibbia.
Ci sono diverse scritture del Nuovo Testamento che parlano di perseverare, sopportare o di tenersi saldi fino alla fine. Il modo sbagliato di leggere queste Scritture è pensare: “Devo sudare, perseverare, sforzarmi e sopportare di tutto e di più, altrimenti…
Ma noi non sopportiamo per diventare dei cristiani; sopportiamo perché siamo cristiani, in quanto Cristo è in noi ed è il vincitore e il “sopportatore” di tutti i tempi.
Potrebbe non essere nella tua natura resistere, ma stai certo che è nella sua natura, e se gli permetterai di esprimere la sua vita attraverso la tua, anche tu resisterai fino alla fine. Mantieni la concentrazione su Gesù e rimarrai stupito di ciò che puoi sopportare.
Quindi, la corona della vita di cui parla Giacomo è la vita eterna che il credente ha già in unione con Gesù.
Quando hai creduto nel Signore, ti ha fatto una nuova creatura. Ti ha dato il suo DNA vittorioso e il suo Spirito vittorioso. Ora sei un vincitore per natura. È nei tuoi geni.
È importante lasciare che questa verità si radichi nel tuo cuore. Altrimenti penserai che ci sono due classi di cristiani: i super cristiani che vincono e sono ricompensati con corone speciali, e poi i deboli cristiani che non meritano di essere nel regno di Dio. Questa è una falsa dicotomia.
Se Gesù ha vinto il mondo significa che in Cristo, anche l’ultimo convertito, quello che sono più le volte che cade anziché restare in piedi, ha vinto il mondo con Lui. La corona della vita è la corona del credente. Viene data a coloro che sono in Cristo come giusta ricompensa per ciò che Cristo ha fatto.
In unione con Cristo, non hai niente da dimostrare. Sei un vincitore per natura.
E’ vero, nella prova potrai sentirti debole. Senza forza e speranza. Ma quando ascolterai la sua voce o percepirai la sua presenza, la tua fede prenderà vita. “Come posso fallire? Dio è con me.” E il risultato è che tu resisterai e Dio sarà glorificato.