Perché Gesù domanda se troverà la fede sulla terra?

Pregare è dialogare con Dio. Possiamo parlare con Lui di qualsiasi cosa, in qualsiasi momento. Se stiamo affrontando un problema abbiamo la possibilità di parlane con Papà. Se abbiamo pregato per una svolta e questa non è ancora avvenuta, possiamo pregare di nuovo. Perché non c’è limite alla preghiera. Va anche bene non pregare di nuovo e restare nella fede che la preghiera che si è fatta una volta è stata ascoltata.

Ciò che non va bene è adottare un metodo di preghiera pensando che Dio premi il nostro sforzo e che dobbiamo pregare ancora, ancora e ancora finché non risponderà.

Le preghiere della vedova

Cosa dire allora della vedova che insistette quando pregò? Non è proprio a motivo della sua insistenza che ottenne quello che voleva?

Forse si, ma questo non coglie il senso della storia.

1 Propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano pregare sempre e non stancarsi: 2 «In una certa città vi era un giudice, che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno; » (Luca 18:1-2).

…e sai cosa succede dopo. Un giorno una povera vedova andò da questo giudice in cerca di giustizia ma trovò solo tanta indifferenza.

La vedova però non si arrese. Continuò a tormentare il cattivo giudice finché alla fine non cedette alle sue richieste. Il giudice stesso a motivo della sua insistenza le disse:

 poiché questa vedova continua a importunarmi, le renderò giustizia, perché, venendo a insistere, non finisca per rompermi la testa”»! (Luca 18:5)

L’insegnamento che la maggior parte di noi trae da questa parabola è che dobbiamo bussare alle porte del paradiso, gridando a Dio giorno e notte, finché non otterremo ciò che chiediamo.

Ma veramente questo è quello che Gesù vuole insegnarci?

Certamente questa è una bella storia, dove il debole alla fine vince, ma è una storia senza Dio e senza grazia, è un mero trionfo dello spirito umano. La vedova era in una brutta situazione, si prese la responsabilità di sistemare le cose e ci riuscì. Non dobbiamo essere necessariamente dei credenti per rimanere impressionati dalla perseveranza della vedova.

Perché allora ci viene raccontata questa storia?

Il contesto della parabola

Le divisioni in capitoli che abbiamo nella bibbia sono utili. Ma allo stesso tempo possono impedirci di comprendere veramente ciò che accade in alcuni passaggi della Scrittura.

Infatti per comprendere il senso della parabola è necessario guardare al capitolo precedente (Luca 17:20-37) dove i leader religiosi chiesero a Gesù: “Quando verrà il regno?”  o meglio “Quand’è che arriverà un Re che caccerà i Romani dalla nostra terra e ci farà giustizia?” (Luca 17:20). Perché questa era la percezione che le persone avevano del regno.

Allora Gesù rispose dicendogli che il regno era già in mezzo a loro (Luca 17:21), nel senso che il Re di questo regno futuro (Gesù) era già presente seppure non lo riconoscevano.

Ma poi disse anche qualcosa ai discepoli:

«Verranno giorni che desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, e non lo vedrete. (Luca 17:22)

Il motivo per cui Gesù parlo così ai discepoli era per avvertirli che questo futuro regno sarebbe stato preceduto da una tribolazione. Gli preannunciò che avrebbero dovuto passare soprusi ed ingiustizie prima del Suo ritorno e dell’istituzione di questo regno (vedi Mt 24, Lc 21). Infatti molti dei discepoli a cui Gesù parla in questo passaggio saranno poi martirizzati.

Ed è sulla scia di questo insegnamento che Gesù condivide la parabola della vedova.

È come se stesse dicendo loro: “miei amati discepoli, come la vedova, passerete giorni in cui desidererete giustizia e salvezza. Sorgeranno persone disoneste, insegnati che vi faranno false promesse a riguardo del regno: E vi si dirà: “Eccolo là”, o “eccolo qui” (Luca 17:23). Ma non perdetevi d’animo piuttosto come la vedova cominciate a pregare. Perché se un giudice malvagio dopo tanta insistenza le ha fatto giustizia, cosa accadrà agli eletti che gridano giorno e notte ad un Dio amorevole?”

Riesci a vedere ora il collegamento? Entrambi avevano il desiderio di giustizia e salvezza.

Come applicare la parabola alla nostra vita

Viviamo in un mondo decaduto dove l’ingiustizia sembra regnare. Le cose brutte accadono alle persone buone. I forti opprimono i deboli. I ricchi sfruttano i poveri. I padroni maltrattano i lavoratori. La malattia e la morte affliggono le persone. E l’umanità grida: “non è giusto!”

Alcune persone pensano che Dio permetta le ingiustizie ma niente di tutto questo è vero. Il Signore non “permette” l’ingiustizia più di quanto “permette” il peccato. Odia così tanto l’ingiustizia che ha escogitato un piano perfetto per debellarla. E sai qual è? Gesù!

Gesù è stato inviato per «annunciare la giustizia alle genti» (Mt 12,18) e far «trionfare la giustizia» (Mt 12,20).

Ecco cosa disse il profeta Isaia al riguardo:

Egli (Gesù) non verrà meno e non si scoraggerà, finché non avrà stabilito la giustizia sulla terra;… (Isaia 42:4)

Quello é un giorno che tutti noi aspettiamo con ansia. Sapere che Gesù ritornerà è una bella notizia ma spesso le circostanze che la vita ci riserva a volte sono cosi forti da farci credere che solo al Suo ritorno si sistemeranno i nostri problemi, ed in parte è vero. Ma ecco il punto centrale della parabola:

7 Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tarderà egli forse a intervenire a loro favore? 8 Sì, io vi dico che li vendicherà prontamente… (Lc 18,7-8)

Dio è anche un Dio di giustizia rapida!

Amico, il motivo per cui le risposte alle nostre preghiere a volte tardano ad arrivare non dipende da Dio ma dal nemico. Lui ci odia e le sue forze cercano di impedire che le risposte di Dio si manifestino nella nostra vita. Ma voglio che tu sappia che questo nemico non può prevalere contro di noi quando impariamo a credere nel modo giusto in Dio e in ciò che Gesù ha fatto per noi.

Se non crediamo in modo giusto, allora Gesù ci domanda: Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra? (Lc 18, 8) Vale a dire, quando tornerò, troverò una chiesa che ha creduto nella bontà del padre Mio, che ha creduto che Mio padre ama guarire, liberare, soccorrere e benedire i suoi figli?

Se la nostra risposta è “si Gesù la troverai”, allora cominciamo a pregare del continuo e intensamente senza perderci d’animo, credendo che Dio è pronto ad intervenire aldilà di quanto sia grande, lunga o insistente la nostra preghiera.

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