Un non credente può prendere la Cena del Signore?

Un giorno un’uomo entrò per la prima volta in una chiesa e fu profondamente commosso dall’accoglienza che tutti gli fecero. Nelle settimane che seguirono, l’uomo veniva sempre più coinvolto in tutto quello che c’era da fare, aiutava nel pulire il locale, serviva durante i pasti comunitari ed era pure coinvolto quando la chiesa faceva alcune attività.

Era ben voluto da tutti, al punto che, ogni settimana a rotazione le varie famiglie della chiesa lo invitavano nelle loro case per mangiare. Ormai quell’uomo si sentiva uno di loro!

Ma c’era una cosa che lo faceva sentire diverso, quando la chiesa celebrava la Cena del Signore. In quel momento il responsabile di chiesa si alzava e diceva che il pane e il vino poteva essere preso solo da coloro che erano battezzati. Quello disse l’uomo, era l’unico momento in cui mi sentivo “escluso”.

Un’opportunità non per umiliare ma per annunciare

La maggior parte delle chiese nel corso della storia hanno accolto l’idea che i non credenti non dovrebbero prendere parte alla Cena del Signore, perché non essendo ancora battezzati, davanti a Dio risulterebbero indegni.

Ma come ho spiegato altrove, prendere la cena del Signore in modo indegno non è dovuto dalla propria condizione spirituale ma dal non avere chiaro cosa rappresentino il pane e il vino. Ora qualcuno potrebbe dire, «è proprio questo il motivo per cui i non credenti non dovrebbero accostarsi alla cena del Signore, perché non hanno chiaro cosa rappresenti.» Ma io dico, «perché allora non usare questo momento per spiegarne il significato?»

Durante l’ultima cena se ti ricordi, Gesù dopo aver spiegato cosa rappresentassero il pane e il vino (Mt 26:25-29, Mr 14:22-25, Lc 22:19-20) lo diede a persone che da li a poco lo avrebbero rinnegato e tradito. Non disse: «Pietro, dato che mi rinnegherai tre volte è bene che tu ti astenga» e nemmeno disse a Giuda: «siccome sarai proprio tu a tradirmi perché non credi in me, non te la do!».

Cosa significa questo? Che la cena del Signore dovrebbe essere un’ulteriore opportunità  per spiegare alle persone come poter  ricevere i benefici derivanti dalla morte di Cristo sulla croce. Anche perché Gesù non è morto solo per i credenti ma per tutti. Quindi la santa cena dovrebbe essere data a tutti.

Eppure molte chiese dicono il contrario. Hanno regole che stabiliscono chi può e chi non può prenderla, perché non importa se sei abbastanza degno per Dio, la cosa che conta è se sei abbastanza degno da mangiare quel pezzettino di pane e bere quel goccio di vino!!

Questo perché hanno frainteso le parole di Paolo quando dice:

27 «Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice.» (1 Cor 11: 27-28)

Ma in questi versetti l’Apostolo non si sta riferendo ai cristiani e nemmeno a quelli che non lo sono. In realtà fa riferimento a coloro che hanno gustato la bontà di Dio ma l’hanno rifiutata come dice lo scrittore di Ebrei: «…è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia» (Ebrei 6: 4-6).

Paolo sta descrivendo coloro che hanno ricevuto la verità ma poi hanno preferito il peccato: «Infatti, se persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati» (Ebrei 10:26).

Essere “colpevole verso il corpo e il sangue del Signore” in 1 Corinzi 11:27 è analogo a “calpestare il Figlio di Dio”  come scritto in Ebrei 10:29. Pensa ai farisei o a Giuda. Hanno avuto un assaggio di chi fosse Gesù ma deliberatamente hanno deciso di non avere a che fare nulla con Lui .

Ora torniamo alla domanda iniziale…

I non credenti possono prendere la Cena del Signore?

Ti chiedo di notare che l’Apostolo Paolo non dice mai e poi mai: «Quando fate la Santa Cena, assicuratevi di non darla ai non credenti e se per caso ci fossero, dite questo: se oggi stai visitando la nostra Comunità e non sei battezzato ti preghiamo di non prenderne parte perché è solo per cristiani».

Sai perché Paolo non lo dice? Perché è una cosa ridicola e umiliante da dire. Non è nostro compito esaminare le vite altrui e quello che lo Spirito Santo sta facendo. La nostra parte è proclamare l’opera compiuta sulla croce e un modo per farlo è attraverso la Cena del Signore. Negare la comunione ai non credenti è come negare loro il Vangelo.

La comunione è un segno della grazia di Dio. Rappresenta il prezzo che Dio ha pagato per riscattarci dalla schiavitù del peccato. Ed una risposta appropriata è dire Grazie Gesù per la tua morte sulla croce! Ma nessuno risponderà a meno che qualcuno non gli dia l’opportunità di rispondere.

Paolo non dice mai: “Assicurati che i non credenti non facciano la Cena del Signore”. Piuttosto, dice: «Lascia che CIASCUNO esamini se stesso…» (1 Corinzi 11:27). In altre parole, dai a tutti la possibilità di rispondere. Ma ahimè molte chiese hanno rovesciato questo versetto al punto da non esaminare più se stessi ma gli altri.

Quindi, la prossima volta che prenderai il pane e il vino, non preoccuparti di chi è stato salvato e chi no o se qualcuno ha commesso dei peccati. Invece, proclama la buona notizia dell’amore e della grazia di Dio e lascia che ciascuno risponda come lo Spirito Santo guida.

Ricorda, la comunione è un momento per celebrare la morte di Gesù e la grazia di Dio. Non per fare i giudici.

2 Commenti

  1. Io credo che siamo un po’vincolati da quel versetto che dice chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato. Il battesimo non salva di per se’, ma è una testimonianza necessaria, perché comporta un’esposizione del cuore. Cosa impedisce un gesto simile? La santa cena è una cosa seria. A volte sono le persone stesse che si astengono. Altre ho visto che anche nella nostra comunità a chi lo ha chiesto, (magari senza molta conoscenza, ma con vero desiderio, e non parlo di membri di chiesa) è stata data. Indegni potremmo esserlo tutti, e se qualche problema c’è con fratelli o altro la Parola ci insegna a rimediare e solo poi prendere il pane e il vino. La testimonianza del battesimo mostra chi ha creduto agli occhi di tutti. Ed è un evento che fa bene prima di tutto a chi lo fa. Agli occhi del Signore lo sa solo Lui. E a Lui solo sia la gloria.

    • Grazie per aver condiviso il pensiero. Come giustamente hai detto il battesimo non salva ma è una testimonianza verso gli altri.

      Per quanto riguarda mangiare la Cena del Signore, non trovo nella Bibbia versetti dove si dica di non prenderla se abbiamo commesso peccati. Vedo piuttosto il contrario! Perché l’Apostolo Paolo non dice: “ciascuno esamini se stesso e se hai qualche problema con un fratello o con del peccato astieniti dal prenderla” Piuttosto dice: “una volta che ti sei esaminato mangia e bevi”(1 corinzi 11:28).

      Anche perché, se abbiamo commesso un peccato, non ci vuole FEDE nel capire che abbiamo fatto uno sbaglio. Piuttosto ci vuole FEDE nell’ascoltare la voce dello Spirito Santo che nonostante i nostri peccati ci dice che siamo degni non per quello che possiamo o non possiamo fare MA per quello che Gesù ha compiuto sulla croce per noi. E’ Lui che ci ha reso degni.
      Quando ascoltiamo la voce dello Spirito Santo non potemmo fare a meno di mangiare e bere in ricordo di Gesù, perché sarà proprio lì che troveremo la soluzione ai nostri peccati

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