Nel momento in cui si inizia a leggere il libro di Giobbe da una prospettiva diversa da quella tradizionale è inevitabile e comprensibile farsi delle domande. Infatti dopo l’ultimo articolo, mi è stata fatta questa domanda: “Se Dio non permette il male nelle nostre vite allora chi è stato ad incitare Davide nel commettere il peccato del censimento, Dio o Satana?” Questa è una buona domanda!
Leggiamo i versetti in questione:
1.“Il SIGNORE si accese di nuovo d’ira contro Israele, e incitò Davide contro il popolo, dicendo: «Va’ e fa’ il censimento d’Israele e di Giuda» (2 Samuele 24:1)
2.”Satana si mosse contro Israele, e incitò Davide a fare il censimento d’Israele”. ( 1 Cronache 21:1)
Due versetti che parlano dello stesso episodio ma con una differenza. Da una parte ci viene detto che fu Dio ad incitare Davide nel peccare, dall’altra invece è scritto che fu Satana ad incitarlo.
Proviamo a risolvere questo dilemma.
Ho fatto un giro su alcuni siti web di commentatori e la risposta che va per la maggiore è la seguente: “Per raggiungere i suoi scopi, alcune volte Dio permette sovranamente a Satana di agire. Lo utilizza in vari modi, con il fine di disciplinare i credenti disobbedienti.”
A dire il vero questa stessa domanda fu oggetto di studio anche in un corso biblico, dove alcuni partecipanti compreso me, risposero allo stesso modo: “Dio permette il male e se ne serve per i Suoi progetti.”
Ma sai oggi cosa dico? Che tutto questo è improbabile, perché più conosco Gesù e più comprendo il cuore amorevole di Dio. Ringrazio lo Spirito Santo per aver cambiato il mio pensiero al riguardo, in quanto Dio non permette il male e nemmeno utilizza Satana per adempiere i suoi scopi nella vita dei credenti. (Leggi qui e qui)
Dio è Sovrano?
Ora, qualcuno potrebbe pensare: “cosi però stai mettendo in discussione la Sovranità di Dio”. Assolutamente no! Piuttosto discuto l’idea che ci siamo fatti della Sovranità, nel senso che se per Sovranità intendiamo che Dio è al controllo di tutto e quindi ogni cosa bella o brutta che ci accade è perché Lui la permette, allora dico di si, la metto in discussione!
Prova a considerare per un attimo questi punti:
1.Era volontà di Dio che Adamo mangiasse del frutto dell’albero? No, ma Adamo mangio lo stesso del frutto.
2.Era nella volontà di Dio che Mosè colpisse la roccia per far bere il popolo (Numeri 20:8)? No, ma Mosè decise di colpirla anziché parlargli.
3.La volontà di Dio è che tutte le persone giungano al ravvedimento (Atti 17:30; 1 Timoteo 2:4)? Si, ma molte persone decidono di non ascoltare il Vangelo.
Vedi che l’idea che abbiamo della Sovranità di Dio è messa in discussione dalla stessa Sua parola. Allora com’è possibile che il Dio onnipotente, Sovrano e Supremo non ottenga sempre ciò che vuole? Questi versetti lo spiegano molto bene:
1.I cieli sono i cieli del Signore, ma la terra l’ha data agli uomini. (Salmi 115: 16)
2.Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno . (1 Gv 5:19)
Dio è il Signore dell’universo ma all’uomo è stato dato il compito di governare la terra che purtroppo il primo uomo Adamo ha deciso di consegnare a Satana. Questo è il dono di Dio per noi: la libertà di scegliere come vivere. Il problema è che spesso facciamo scelte contrarie alla volontà di Dio e tornando alla domanda iniziale, fu proprio questo che accadde a Davide: scelse di peccare!! Davide fece il censimento e sappiamo dal resto della storia che Dio non né fu felice. Al punto che persino Davide capì di aver peccato (1 Cronache 1:8; 2 Samuele 24:10).
Il rischio di leggere l’Antico testamento senza Gesù
Ok, però resta il fatto che 2 Samuele 24:1 dice che è stato Dio ad incitare Davide nel peccare. Forse c’è una contraddizione nella Bibbia? No! Nella Bibbia non ci sono contraddizioni, ma è necessario leggerla alla luce di Gesù Cristo, altrimenti correremo il rischio di trarre solo cattive notizie.
Le persone che vissero prima di Cristo e che riportarono gli eventi dell’Antico testamento avevano a differenza nostra, una visione sfocata di Dio. Questo è il motivo per cui dobbiamo filtrare tutto ciò che leggiamo attraverso Gesù che è l’esatta rappresentazione dell’essere di Dio (Eb 1:3). Ora ti chiedo, Gesù ci inciterebbe mai a peccare? No! Quindi nemmeno Dio incitò Davide nel peccare.
Spesso ci complichiamo la vita nel cercare di comprendere l’Antico testamento. Eppure il modo migliore per leggerlo è usare Gesù. Lui stesso lo faceva!! Sulla strada per Emmaus, Gesù interpretò “tutte le scritture“, da Mosè ai profeti, attraverso un’ermeneutica cristocentrica: “Spiegò loro in tutte le scritture le cose che lo riguardavano” (Luca 24:27). Se Cristo ha usato se stesso per interpretare le scritture perché non dovremmo farlo anche noi?
Ricordiamoci che Viviamo dopo la croce, quindi non abbiamo scuse per essere confusi su queste cose. Dio è buono e tutto ciò che fa è buono e tutto ciò che dà è buono. Non ci da mai e poi mai doni cattivi, non ci spinge a peccare, non ci fa ammalare per insegnarci cose e non è l’autore del male.
E’ vero, il peccato continua ad avere conseguenze terribili in questo mondo decaduto, ma la risposta di Dio è stata quella di averci dato suo Figlio. Gesù rimane il rimedio perfetto e completo ad ogni ingiustizia, peccato, sofferenza, malattia e morte.
Conosci Gesù e conoscerai Dio
Un giorno Filippo chiese a Gesù di mostrargli il Padre ma Gesù gli disse: “Da tanto tempo sono con voi e Tu non mi hai conosciuto?” (Gv 14:9). Non conta da quanti anni siamo cristiani, quante volte abbiamo letto la Bibbia, che ruoli abbiamo in chiesa o quanti corsi teologici abbiamo frequentato, l’unico modo per conoscere Dio sta nel conoscere Gesù che è la Sua esatta rappresentazione.
Senza Cristo, il libro di Giobbe continuerà a mostrarci un brav’uomo che ha attraversato momenti difficili a causa di Dio ma con Cristo lo stesso libro ci mostrerà invece il Dio buono che ama e che desidera benedire aldilà di tutto. Questo è il vero messaggio di Giobbe e questa è la buona notizia della grazia.